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Giorgio Griffa
Intelligenza della materia
Testo di Giorgio Griffa
Quando eravamo giovani, vicini di età e di geografia, mi sentivo in sintonia con alcuni artisti di quella che sarebbe divenuta l’arte povera. Un cuoio attorcigliato produce una forte energia per tornare allo stato libero, un albero imprigionato da una mano di ferro modifica la propria crescita sino ad inglobare l’oggetto non più estraneo, un elemento combinato in una reazione chimica produce energia a tempo indefinito.
L’intelligenza della materia non veniva usata quale strumento di nuove sintesi formali, peraltro inevitabili, ma diveniva protagonista dell’opera, la mano dell’artista posta al suo servizio.
Analogamente, essendo io convinto dell’intelligenza della pittura, ponevo la mia mano al servizio dei colori che incontravano la tela, limitavo il mio intervento al gesto semplice di appoggiare il pennello.
Foto: Roberto Goffi
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