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Emi Pecorini
Opere 1995/1996
Testi di Marco Vallora e Dario Trento
Dal testo critico di Marco Vallora:
Quello che mi piace è che dopo i suoi primi intrigantissimi disegni-cancellati, gremiti di segni e di geroglifici, lei continui a versare i suoi intensi e sbaragliati rigurgiti di pittura (quei suoi quasi muscolari orgasmi lirici ma per fortuna mondi di ogni tentazione di poeticismo aggraziato, finto e impostato) entro stampi assolutamente non preformati e selvaggi, che appunto non esigono né riconoscono alcun alfabeto stilistico, nessuna educazione preventiva, forbita, da collegio, che lasciano scortesemente aggallare i superficie (o meglio in scena) dei ninnoli d'inconscio per nulla innocenti e innocui.
Dal testo critico di Dario Trento:
Chiamare in causa la vita interiore può far temere il risucchio nelle piu' pericolose involuzioni soggettive. Non bisogna dimenticare, però, che il luogo delle rifrazioni narcisistiche conosce anche le traversate esatte e impersonali del volo mistico. Piu' volte le zone di riposo e di espansione dei quadri di E.P. mi hanno richiamato Bram Van Velde; non con la sua netta consapevolezza mistica m, come in lui, con un inizio di abbandono offerto precipitosamente (quindi anche con una punta di comicità)
Foto: Roberto Goffi
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