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Mario D'Adda
Scritti scelti
Scritti scelti a cura di Giovanni Mantovani
…Il frammento lascia aperta la ferita umana, non sa chiudersi in limiti che saturano. E’ una saturazione provvisoria, quella del limite, ma dona consistenza all’oggetto.
Il frammento è una realtà non eccessivamente impegnata in livelli di misura, ma è materia estremamente differenziata. La sua lacerazione è travaglio umano ed il frammento è sempre lacerato. Lacerato e inutile. Se è cosa gigantesca, un masso enorme ad esempio, oltre la misura dell’uomo, facilmente diventa oggetto: l’uomo finisce di avvolgerlo di una sua misura funzionale. Il frammento, per natura, non sovrasta l’uomo, tende a dividersi in frammenti più piccoli.
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Foto: Roberto Goffi |
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